Tali forme di somatizzazione si manifestano sia in concomitanza di situazioni ansiogene, sia prima di affrontare situazioni temute (ovvero Ansia anticipatoria). Talvolta possono manifestarsi reazioni motorie eccessive, crisi di agitazione o violenza fisica rivolta agli adulti che li contraddicono .
Questi sintomi sono tipici del Rifiuto Scolastico o Fobia Scolastica.
Si parla di fobia o ansia scolare quando l’ambiente scolastico costituisce o diventa per il bambino un luogo problematico, che cerca, quando possibile, di evitare.
Il Rifiuto Scolare non va confuso con l'assenza ingiustificata da scuola, quest'ultimo è un comportamento in cui è assente l'Ansia e la Paura eccessiva di frequentare la scuola e spesso è associato a comportamenti antisociali e alla mancanza di interesse per la propria formazione scolastica.
Dunque cosa si intende per Rifiuto o Fobia scolare?
E' un disturbo d'Ansia caratterizzato da significativi livelli di ansia e paura ad andare o a restare a scuola, tali da compromettere in modo significativo una regolare frequenza scolastica. Le conseguenze possono pregiudicare lo Sviluppo Emotivo, Sociale, L'apprendimento Scolastico, difficoltà relazionali con i familiari o con il gruppo dei pari.Il bambino o il ragazzo che soffre di rifiuto scolastico può assentarsi dalla scuola fin dall'inizio della giornata, o può recarsi a scuola e poi, dopo poche ore, chiedere di tornare a casa.
L'età di esordio è di solito tra i 5-6 anni ma in alcuni casi intorno ai 10-11 e in adolescenza tra i 12 e i 15 anni, coincide spesso con il passaggio dalla materna alla primaria, dalla primaria alla media o dalla media alla scuola superiore.
I fattori scatenanti che danno origine ad una Fobia o Rifiuto scolastico non sempre sono strettamente connessi con il ritorno a scuola dopo una lunga interruzione o una vacanza, difatti essi possono essere molteplici tra cui:
- Il passaggio da un livello scolastico ad un altro;
- Relazioni conflittuali in famiglia;
- Eventi stressanti (come una malattia propria o fi un familiare, un lutto, la separazione dei genitori o dai genitori ecc..);
- Un legame problematico con uno dei genitori;
- Difficoltà con il gruppo dei pari (episodi di bullismo) o con un'insegnante (ansia da prestazione);
L'origine di questa problematica può risiedere in tre aree di difficoltà:
- il fatto stesso di separarsi dall'ambiente protetto della famiglia,
- preoccupazioni relativamente alla qualità delle relazioni che il bambino ha nel contesto scolastico dunque con gli insegnanti, con i compagni di classe o di scuola,
- preoccupazioni relative invece alla qualità e quantità delle attività che vengono specificatamente svolte a scuola, come le valutazioni, gli aspetti prestazionali, la spinta al successo.
Cosa si può fare?
Consultare uno Psicologo in questo caso è importante per comprendere cosa davvero sia accaduto e trovare le strategie adeguate per ricondurre il bambino a ritornare a scuola serenamente.L'approccio Cognitivo Comportamentale è empiricamente efficace per i disturbi d'ansia, aiuta infatti a ridurre i sintomi ansiosi, aumentando il senso di autoefficacia personale.
Nel percorso terapeutico oltre al lavoro condotto con il ragazzo sarà importante coinvolgere i genitori e la scuola.
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